Il cardinale Giuseppe Archinti (1651-1712), arcivescovo di Milano, convinto simpatizzante della monarchia spagnola, caduto in disgrazia con l'arrivo degli Austriaci nel Ducato di Milano agli inizi del Settecento, fa testamento il 15 marzo 1712. L'entità del legato nei confronti dell'Ospedale Maggiore non sarebbe stata tale da meritargli un ritratto e il Capitolo è ben contento di riceverne uno dalla famiglia, che ritrae il cardinale nel lasso di tempo tra la sua nomina cardinalizia e la data di morte. Si attribuisce all'artista romano Giuseppe Passeri, in forza di un'incisione, debitamente firmata dall'artista, che ritrae l'arcivescovo a mezzo busto, incisione con cui il ritratto è in evidente rapporto. Ma potrebbe essere anche una copia tratta dell'incisione. Giuseppe Passeri, allievo di Carlo Maratti, è stato un ritrattista apprezzato dall'aristocrzia romana, anche se non ci sono giunte molte sue opere. Il quadro è stato a lungo esposto all'aperto, in quanto era collocato sotto al portico del cortile maggiore presso l'ingresso della chiesa dell'Annunciata, con immaginabili conseguenze sul suo stato di conservazione e sulla necessità di diversi restauri, non sempre rispettosi dell'originale.