Giuseppe Bagatti Valsecchi (1845-1934), laureato in architettura e giurisprudenza, ottimo disegnatore, studioso colto ed eclettico, appartenente, con il fratello Fausto, a un'antica nobile famiglia, contribuisce a trasformare il palazzo milanese di loro proprietà in uno dei più importanti esempi di architettura neo-rinascimentale. Oggi il palazzo è sede del Museo Bagatti-Valsecchi, una delle quattro "Case Museo " del capoluogo lombardo, con una vastissima raccolta di quadri, oggetti, armi, tessuti e sculture del Quattro/Cinquecento italiano. Sportivo (ciclista, cavallerizzo, nuotatore), si occupa con generosità di enti benefici e assistenziali. Per trent'anni è membro della Commissione Visitatrice dell'Ospedale Maggiore, fondata nel 1887; addirittura per 60 è delegato alla Beneficenza della Congregazione di Carità. A settant'anni parte volontario per il fronte nella prima guerra mondiale con la Croce Rossa Italiana per organizzare, insieme al dott. Baldo Rossi, gli ospedali chirurgici da campo. Dopo la morte del fratello, cui sopravvive vent'anni, si impegna ancora più attivamente nella filantropia. Negli ultimi anni della sua vita diventa membro dell'Accademia di Belle Arti di Milano, della Commissione Conservatrice dei Monumenti e degli Oggetti di Antichità e arte, della Commissione per i Restauri della Basilica di Sant'Ambrogio e della Società Storica Lombarda. L'Ospedale, dopo il lascito di 150.000 lire da parte degli eredi, per la creazione di una Fondazione che si occupi dei convalescenti poveri, affida la commissione del ritratto ad Augusto Colombo, che esegue un quadro molto apprezzato anche dalla critica, che lo ha sempre considerato uno dei maggiori esempi della sua ritrattistica. Si nota la profonda rispondenza tra personaggio e ambiente, che costituisce un elemento fondamentale per l'inquadramento sociale: il barone è raffigurato su un loggiato del suo palazzo, con l'espressione accogliente e ospitale che ben conoscevano i suoi visitatori, quasi a invitare con il sorriso e il cordiale gesto della mano l'osservatore a farsi avanti.
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