Giuseppe Perrone (1906-1945), nato a Giusvalla (Savona), paesino dell'Appennino Ligure, terzo di 5 figli (dei suoi tre fratelli uno è medico, l'ìaltro avvocato, il terzo missionario in Sudamerica), si arruola a soli 18 anni volontario nell'Esercito, poi fa carriera in diversi Corpi (Alpini, Bersaglieri, Carabinieri) e si congeda col grado di colonnello dei Carabinieri. Combatte in Sardegna contro i banditi e dopo il terremoto di Messina del 1908 è tra le forze dell'ordine che devono vigilare contro gli atti di sciacallaggio. Nel suo testamento destina all'Ospedale Maggiore la sua casa di Giusvalla. Primo Sinopico, disegnatore, abile caricaturista e illustratore, riceve l'incarico di eseguirne il ritratto in cui dà prova dell'originalità della sua vena creativa, sospesa tra l'ironico e il sentimentale: lo raffigura su fondo neutro in alta uniforme, sulla quale campeggiano bianchissimi le spalline con frange e il cordellino, le decorazioni della manica e, ben visibili, le medaglie, la Croce di Anzianità di Servizio e quella di Cavaliere della Corona d'Italia, con la vivace macchia di colore scarlatta e turchina del pennacchio pendente della feluca.