Questo ritratto dei coniugi Gottardo e Rachele Delfinoni perviene all'Ospedale Maggiore con l'eredità di Ernestina Barbetta (1844-1932), sorella di Rachele, cognata di Gottardo e loro erede. Quando Ernestina destina alla Ca' Granda i suoi beni esprime il desiderio che questo quadro "di famiglia", che lei stessa aveva fatto eseguire da Emilio Magistretti nel 1901, quando entrambi i congiunti erano morti, venga accolto nella Quadreria Ospedaliera. Gottardo Delfinoni (1818 - 1889), appartenente un'agiata famiglia di proprietari terrieri, con un palazzo a Milano in Corso Vittorio Emanuele, avvocato, è per trent'anni assessore del Comune di Milano; fervido ammiratore di Giuseppe Garibaldi, a cui finanzia la spedizione dei Mille con cospicue somme, riceve in dono dall' "eroe dei due Mondi" la camicia e il fazzoletto che indossava nella battaglia dell'Aspromonte; Garibaldi gli scrive anche due lettere, una da La Spezia e una da Caprera, che sono oggi conservate al Museo del Risorgimento a Milano. Questo ritratto appartiene alla maturità artistica di Magistretti, allievo di Hayez, apprezzato dalla buona borghesia per il suo stile tradizionale e garbato, legato ai canoni della ritrattistica ottocentesca. I due coniugi sono raffigurati in una posa quasi fotografica, in un quadro dal netto andamento verticale, suggerito dalla libreria e dalla figura di Rachele in piedi, vestita di scuro.