L’opera deriva dal ritratto di Michelangelo eseguito da Jacopino del Conte. Fa parte da secoli delle collezioni della famiglia Buonarroti: è infatti nominato in un inventario del 1799, che ne precisa anche la collocazione nelle sale secentesche del palazzo. Merita menzione la ricca cornice barocca, opera di artigianato fiorentino del XVII secolo.