Il marchese Gian Giacomo Trivulzio, nonno di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, fu l'erede di una delle più grandi collezioni milanesi e collezionista a sua volta di piccoli oggetti preziosi, come cammei, medaglie, miniture e dittici d'avorio. A Giambattista Gigola, uno dei più raffinati miniatori dell'epoca neoclassica, commissionò numerosi ritratti di famiglia. In questo tondo la madre del fondatore del museo, Rosa Trivulzio, è ritratta con la sorella Cristina ed Elena e il fratello Giorgio Teodoro. I bambini si affollano sorridenti nella miniatura con gli sguardi luminosi. Un sottile filo viola trattiene una farfalla, simbolo dell'anima (psyché in greco significa farfalla che anima), un'immagine utilizzata altre volte da Gigola. La composizione ha la grazie dei cammei antichi.
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