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Pressa continua Braibanti III serie, 1942

Braibanti Mario (1896-1970) progettista; Braibanti Giuseppe (1897-1966) progettista; Barbieri Tomaso (1890-1944) Officina Meccanica Parma realizzatoreSec. XX, 1942

Pasta Museum

Pasta Museum
Collecchio (PR), Italy

Pressa automatica Braibanti per la produzione continua di pasta di semola di grano duro estrusa. L'ttrezzatura da pastificio unisce in un'unica macchina impastatrice, gramola e pressa. Gli ingegneri Mario (1896-1970) e Giuseppe Braibanti (1897-1966), figli di un importante pastaio parmigiano, avevano fondato nel 1928 a Milano uno studio per la progettazione di impianti per pastifici; nel 1933 riuscirono ad unire impastatrice e pressa in una unica macchina in grado di lavorare in modo continuo e la sperimentarono presso il pastificio di famiglia. L’innovazione fu rivoluzionaria e già negli anni Trenta del Novecento i Fratelli Braibanti produssero (prima a Parma e poi nelle officine di Rovereto) e vendettero centinaia di esemplari della loro macchina, progressivamente ingrandita e migliorata.
A Parma esiste ancora sulla facciata della Officina Meccanica Barbieri che produceva le prime presse, un grande mosaico che ne riproduce il modello.
Al Museo è esposto un prototipo della terza serie, databile al 1942, proveniente proprio dal Pastificio Braibanti di Parma e restaurato nel 2014 dai tecnici del Gruppo “Medaglie d’Oro” Barilla per l’esposizione museale.
La pressa meccanica continua è un'invenzione dei fratelli Mario (1896-1970) e Giuseppe Braibanti (1897-1966) di Parma, che rivoluzionò la produzione della pasta. Essa, nei primi decenni del Novecento si era andata meccanizzando con il sistema impastatrice-gramola, pressa e trafila; la produzione tuttavia restava discontinua e occorreva molta manodopera per il passaggio dell’impasto da una macchina all’altra e per caricare il prodotto trafilato sull’essiccatoio. La rivoluzione si registrò nel 1933, quando furono eliminate le soste tra le operazioni di impasto, gramolazione e trafilazione con miglioramento anche della qualità e igiene del prodotto. La pressa in oggetto, di terza generazione, è databile al 1942. Nel primo quarto del Novecento si registrano numerosi tentativi di automatizzare i vari momenti di produzione, per ridurre gli scarti e i tempi morti tra una macchina e l’altra e aumentare l’igiene e la qualità del prodotto. Il 6 ottobre 1917 il francese Féréol Sandragné (1844-1929), impiegando una tecnologia già adottata nell’industria dei laterizi per la produzione di mattoni forati, brevettava una pressa nella quale il compito di impastare era affidato ad una lunga vite continua. Non era più necessario, quindi, ricaricare la macchina ad ogni fine corsa e i tempi di produzione si accorciarono notevolmente. Dal 1929 al 1939 la Mécanique Méridionale, a cui l’inventore aveva ceduto il brevetto, ne produsse mediamente una al giorno, esportandole anche in paesi lontani.

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  • Title: Pressa continua Braibanti III serie, 1942
  • Creator: Braibanti Mario (1896-1970) progettista; Braibanti Giuseppe (1897-1966) progettista; Barbieri Tomaso (1890-1944) Officina Meccanica Parma realizzatore
  • Date Created: Sec. XX, 1942
  • Physical Dimensions: Altezza cm 330, larghezza cm 175, profondità cm 265
  • Rights: Barilla G. e R. F.lli SpA 2014 (comodato d'uso ASB I M PSMA 00031); provenienza: Parma, Archivio Storico Barilla. Da Pastificio Braibanti, Parma, 2004.
  • Medium: Metallo verniciato
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