L'opera consente di cogliere gli aspetti peculiari della ritrattistica di Bartolomeo Passerotti e il suo modo singolare di rispettare le convenzioni rappresentative, ma allo stesso tempo di eluderle in un approccio caricato del modello, tra realismo, retorica e ironia. Sia per ragioni stilistiche sia per i dati di costumi, questo sobrio ritratto è stato riferito verso il 1570.