La figura del santo, il cui nome si legge nell’aureola, proviene da un polittico smembrato di cui si ignora ancora oggi la collocazione originaria. Trattandosi di un santo particolarmente venerato a Pavia, si suppone che la tavola provenga da questa città, dove Vincenzo Foppa risiede almeno dal 1456. La datazione resta ancora fortemente incerta. La figura è rappresentata su un fondo dorato e luminoso: la tunica bianca è sfiorata da una luce calda, che addensa le ombre sui volti e nella profondità della pieghe.