In quest’opera ottocentesca il santo si pone in rapporto con il crocifisso, sfiorando con le dita i fiori di giglio, simbolo di purezza. La stella, per la tradizione domenicana, è simbolo di predestinazione e segno personale di San Domenico, poiché si narra che, nel giorno del battesimo, sua madre vide risplendere sulla fronte del figlio una fulgida stella. Nella vocazione domenicana indica, oltre la capacità di saper indirizzare tutta la propria vita verso Cristo, anche la missione di saperlo indicare agli altri con la parola e la vita.
Il dipinto in questione è evidentemente creato per la devozione, da cui la chiarezza delle immagini e la compostezza del personaggio. L’immagine di Domenico di Guzman diviene così simbolo della fede incrollabile, unita all’intenso desiderio di contemplare mentalmente i misteri ultraterreni. Così, nell’equilibrio tra ragione e fede, le fattezze del santo continuano a tramandarsi nel corso dei secoli.