Luogo sacro di eccezionale importanza per la sua bella struttura gotica e per il fatto che qui i Gonzaga decisero di ricavare le proprie sepolture fino all’epoca rinascimentale. Purtroppo, un violento bombardamento verso la fine della seconda guerra mondiale lo devastò. Fu ricostruito nelle medesime forme nel dopoguerra, ma gran parte delle preziose opere d’arte che conteneva venne perduta, ad eccezione della magnifica cappella dedicata a San Ludovico di Tolosa. Gli affreschi che ancora la ricoprono sono databili al 1369 e vengono attribuiti al modenese Serafino de’ Serafini, vicino ai modi di Tommaso da Modena. In facciata sono comunque notevoli il portale, il rosone e le due alte monofore.