Il pannello costituiva molto probabilmente l'elemento sinistro del registro superiore di un polittico piuttosto complesso. San Cristoforo è riconoscibile per il Bambino sulle spalle e per il bastone di appoggio nel servizio di traghettatore; santo Stefano per la dalmatica di diacono, per i sassi sul capo e per le gocce di sangue che scendono dalla tempia ad indicare il martirio per lapidazione. È opera tipica della tarda maturità dell'artista forlivese, al tempo dell'adesione alla pittura di Niccolò Rondinelli, accostabile alla pala della Pinacoteca comunale di Forlì del 1512.
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