Lo spirito irrisorio e dissacratorio di Teresa Condito si ritrova anche nell’installazione Silent Night Club, presente nello spazio dedicato al Memento Mori e alla Vanitas del Collettivo Le Grande Bouffe. L’artista utilizza il linguaggio dell’infanzia, dei grandi balocchi e degli svaghi per esprimere il valore effimero e fugace della nostra contemporaneità; ella, infatti, decontestualizza una grande casa-giocattolo di Barbie, addobbandola come un presepe, icona tradizionalmente sacra, legata alla nascita di Gesù e alla festa della famiglia, caratterizzata da diversi personaggi. Qui appare più evidente il tono sarcastico ed irriverente del fare artistico della Condito, atto ad evidenziare come oggi il consumismo sia imperante e ci allontani dalla vera spiritualità; non a caso le stanze della casa-giocattolo sono colme di significati simbolici e valoriali della nostra contemporaneità. Si parte dai vani del pianterreno, dove sono ben visibili i Re Magi che spingono carrelli della spesa pieni di prodotti di consumo,
per poi scorgere nel salottino del piano superiore un grande televisore, sopra ed in alternativa al tradizionale camino, che trasmette il noto reality show L’isola dei famosi.
Nel terzo piano della casa-giocattolo siamo turbati dalla vista di uno dei Re Magi che fa il bagno in una schiumosa vasca idromassaggio e rimaniamo scioccati da un pastore che giace su un sontuoso letto a baldacchino nella camera padronale.
Nell’opera della Condito, anche grazie all’inserimento di luci colorate, tutto appare come un gigantesco presepe kitsch, che rispecchia la perdita dell’autentico spirito natalizio a favore del consumismo più esasperante che domina tutta la narrazione.