Lo stacco dell’affresco ha portato alla luce le sinopie sottostanti, ovvero i disegni preparatori che il pittore tracciava velocemente sul muro prima di stendere l’intonaco finale, che dovevano servirgli come traccia per procedere nel suo lavoro. La circostanza singolare è che in questo caso sono stati trovati ben tre strati di sinopie uno sotto l’altro. Il primo, in ocra rossa, mostra una composizione diversa da quella finale, un’idea che fu successivamente scartata, non sappiamo per quale motivo. Il terzo, in ocra gialla, il più rovinato, è quello sul quale è stato effettivamente condotto l’affresco. Nello strato intermedio in terra verde compaiono teste, figure, studi di mani che nulla hanno a che vedere con la composizione pittorica finale, a testimonianza di come l’intonaco di preparazione servisse talvolta da banco di prova per l’esercizio disegnativo di tutta la bottega. Il profilo di uomo barbuto può ricordare i ritratti di imperatori romani dipinti dallo stesso Altichiero nei sottarchi della loggia di Cansignorio (1364 circa).
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