Con il grande disco giallo di Concetto spaziale, Lucio Fontana ha rivoluzionato il modo di pensare la scultura: con spirito antimonumentale, l’opera si sviluppa su una dimensione totalmente orizzontale, accostando otto sottili lamiere metalliche sagomate e forate di un giallo saturo e brillante. La scelta di un colore fortemente antinaturalistico da parte dell’artista, poi, doveva creare un contrasto surreale nella sua originaria collocazione su un prato, con i fili d’erba che sbucavano dalle forature.