Personaggio eclettico, intenditore e collezionista dell’arte antica, intellettuale generoso e pittore interessante, Marini fu di fatto il fulcro del gruppo mantovano dei chiaristi che aveva nei Colli Morenici della provincia il luogo d’elezione. Egli riuscì a trarre da un’esperienza quasi amatoriale la freschezza e lo splendore tipico delle opere di questa corrente di amici e sodali. La sua pennellata veloce abbozza volti di persone, lineamenti del paesaggio, nature morte e nature vive. Il quadro qui presentato è emblematico della sua attività, approfondita continuamente dallo studio rivolto al passato ed al presente. Un tavolo ritratto di sghimbescio è lo sfondo scuro per una essenziale natura morta in cui spicca la frutta schematica ma di colore acceso. Diversi toni del bianco e del rosso si uniscono e si compensano per dare forza alla visione, che mostra figure ben strutturate e notevole piglio compositivo.