Parco, quasi povero è il cesto di mele che dipinge Donnino Pozzi. Poca è la frutta, modesto il contenitore di vimini intrecciati, certo realizzato dalle mani sapienti dello stesso contadino che sapeva costruire tutto ciò che gli serviva per la propria attività in campagna e nella vita di tutti i giorni. Non può sfuggire il forte richiamo alla Canestra di frutta dell’Ambrosiana, ma alla varietà di frutta dipinta da Caravaggio Donnino Pozzi oppone il modesto raccolto di pochi pomi. La composizione elegante ed equilibrata colpisce per la tavolozza dagli impasti caldi e vividi.
I colori rossi e gialli delle mele, il verde della foglia di fico in primissimo piano sono brillanti, vibranti di luce, esprimono la grande sensibilità cromatica del pittore così come la pacatezza della natura morta ne riflette appieno il modo di vivere silenzioso e discreto.