Tra Cinque e Seicento si diffonde in tutta Europa una nuova tipologia di mobile, lo stipo, ideale per conservare i piccoli oggetti frutto del lavoro di accumulazione del collezionista (monete, medaglie, pietre preziose, naturalia e artificialia). Tipica di quei secoli è la Wunderkammer, una camera delle meraviglie dove gli studiosi collezionavano una serie di oggetti bizzarri ed esotici che trovavano posto negli stipi. E' questo un mobile che grazie alla presenza di molti cassetti di diverse dimensioni, permetteva di conservare, raccogliere e organizzare per tipologie o per tecniche tutti gli oggetti raccolti. Le forme e le dimensioni degli stipi sono le più varie e diverse, ma ovviamente sono particolarmente apprezzate le soluzioni più rare e fantasiose. Un filone a sé è costituito dagli stipi architettonici, cioè che riproducono la facciata di edifici reali o ideali, In questo caso lo stipo riproduce fedelmente la facciata del palazzo genovese Doria Tursi, oggi sede del Comune della città ligure; il fronte, apribile, custodisce vari cassetti e spazi segreti che si trovano inseriti anche nello zoccolo inferiore e dietro la serie di finestre posizionate lungo i due ordini.