Il metodo di conservazione a secco permette di mantiene l’aspetto esteriore fedele dell’organo in vivo. Alcuni organi, in particolare per parti dell’apparato digerente: esofagi, stomaci ed anse intestinali, venivano poi gonfiati per ridare loro volume. Una volta gonfiati, venivano in certi casi rinforzati introducendovi stoppa o altro materiale. In certi casi anche questi preparati presentano particolari evidenziati con colori idrosolubili, sotto uno strato di gommalacca per rimediare alla difficoltà di mantenere a secco certe strutture. Il problema principale di questi preparati è rappresentato dalla loro notevole fragilità (Collezione I.V.S.L.A.).
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