La vetrata V26 del Duomo di Milano fu commissionata dalla Veneranda Fabbrica all'inizio del Novecento, in occasione del terzo centenario dalla canonizzazione dell'Arcivescovo Carlo Borromeo (1610). L'opera riassume in nove riquadri la vita del Borromeo, dal basso verso l'alto si identificano i seguenti episodi in cui il Santo: Distribuisce il pane ai poveri di Arona, Riunisce l'Accademia Vaticana, È creato Cardinale, Entra in Milano come Arcivescovo, Convoca i concilii provinciali, Fonda ordini religiosi, Discute con il Pellegrini i progetti per il Duomo, Soccorre gli appestati, I funerali del Santo. Il finestrone, posto nell'area del transetto settentrionale del Duomo, è opera corale di quattro artisti: Giovanni Beltrami, Giovanni Buffa, Guido Zuccaro e Innocente Cantinotti. La vetrata è stata oggetto di un complesso restauro conclusosi nel 2020 ad opera di Laura Morandotti e reso possibile grazie al sostegno del Progetto di Fondazione Cariplo Beni al sicuro. Le principali ragioni che hanno reso necessario l’intervento sono state le cattive condizioni degli elementi marmorei, così come il degrado della superficie pittorica dei vetri: lo studio preliminare degli antelli aveva infatti evidenziato come la vetrata fosse stata per lo più dipinta a freddo, ragione per cui si è resa necessaria la ricottura degli antelli.