La vetrata V10 del Duomo di Milano si trova nel transetto meridionale della Cattedrale e raffigura episodi della vita di San Giacomo Maggiore, fratello di San Giovanni Evangelista, il primo tra gli Apostoli a subire il martirio. L'opera fu commissionata da Papa Pio IV (al secolo Giovan Angelo Medici, zio materno di Carlo Borromeo) per commemorare suo fratello Gian Giacomo Medici, detto "Medeghino", famoso condottiero milanese, ricordato con un monumento funebre posto in prossimità della vetrata in oggetto. Il finestrone, realizzato da Corrado de Mochis su cartoni di un autore non identificato, presenta significative novità compositive. Monumentali architetture incorniciano gli episodi che si estendono su più lancette, i personaggi occupano doppie file di antelli, le figure e le vesti sono come in movimento e si evidenzia un chiaro influsso dell'arte vetraria nordica, modulata da un linguaggio tipicamente romano. La lettura degli episodi procede dal basso verso l’alto e da destra verso sinistra, il rosso delle vesti e i cieli azzurri emergono con forza dirompente. A susseguirsi sono le scene raffiguranti: la Conversione di Fileto e la sua liberazione, la Disputa con il Mago Ermogene, il Santo davanti al sommo sacerdote, la Guarigione di un paralitico, Ermogene in catene, Giacomo condannato al supplizio da Erode, la Decapitazione del Santo.
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