Fu con questo volume che Franco Maria Ricci diede inizio alla sua collaborazione con Italo Calvino. L'editore chiese infatti all'autore di accompagnare con un testo le immagini dei tarocchi realizzati da Bonifacio Bembo per la famiglia Visconti. I tarocchi, carichi di simbolismo neoplatonico, furono di grande ispirazione per Calvino, il quale scrisse "Il castello dei destini incrociati" proprio per questo volume.