Il fenomeno di massa della migrazione ruraleurbana è generalmente associato alla ricerca delle migliori condizioni e della migliore qualità di vita che la città solitamente offre. In molte aree questa migrazione è, invece, collegata all’impoverimento delle risorse naturali da cui dipende l’economia locale che obbliga gli individui a migrare, nonostante il loro desiderio di rimanere. Di fronte a tali situazioni, come si generano nuove possibilità di sviluppo? Quale speranza si può avere per un territorio ipersfruttato e impoverito i cui abitanti fuggono alla ricerca di qualche opportunità? Per GrupoTalca la sfida è ottenere una risignificazione dei luoghi mediante l’architettura. A Pinohuacho, una piccola comunità nelle montagne meridionali del Cile, la sfida si è declinata nella volontà di preservare abitanti e tradizioni senza rinunciare allo sviluppo.
GrupoTalca ha compreso che non si può restare in attesa di risorse economiche come precondizione per lo sviluppo e che la produzione strategica dell’ambiente è essa stessa un motore di sviluppo, talvolta probabilmente l’unico disponibile.
Il progetto per Pinohuacho sfrutta le risorse del luogo in modo mirato per rispondere a un’esigenza sofisticata, che non sarebbe emersa spontaneamente, ma che è stata stimolata invece con un intervento forte e basilare. La scelta dei materiali, la manodopera disponibile e le competenze lavorative, hanno trasformato un’arcaica tradizione di falegnameria in un processo edilizio semplice e diretto che apporta grande qualità all’edificazione e al luogo. Questa progettazione integra e rafforza la conoscenza locale nel processo di costruzione: il tagliaboschi raccoglie i tronchi scartati dalle compagnie del legname, il carpentiere sega e prepara le tavole (25 × 300 cm) e l’ebanista le taglia e assembla l’opera.
GrupoTalca ha concepito il progetto come un innesco allo sviluppo e non come una conseguenza dello sviluppo stesso, consentendo a un gruppo di artigiani (gli stessi che a Venezia hanno allestito l’opera dell’Arsenale) di aggiungere valore al loro lavoro, alla loro comunità e alle loro tradizioni.
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