tragicommcdic. Il quadro che Racine, nel suo elogio di
Comeille all'Accademia, traccia dei difetti del teatro pri-
ma del Cid, si applica esattamente anche a Scudéry.
Georges prima saluta l'astro nascente di Comcille, ma
dopo il successo del Cid, lancia osservazioni sul Cid e
Richelieu fa arbitrare l'affaire Comcille-Scudéry all'Ac-
cademia. Ecc.
E' più conosciuto nella storia letteraria per i libri che
non ha scritto, poiché tutte le testimonianze dei suoi
contemporanei tendono a provare che egli non fu che
l'autore "supposto" dei romanzi famosi. Li firmava e lilan-
ciava nel mondo, non avendo redatto, al dire di Tallemant
de Réaux che visse nella familiarità con i duc Scudéry, che
le prefazioni e le lettere dedicatorie. I suoi romanzi
avevano per autore la sorella Maddalena, e da questa
“collaborazione" doveva uscire il più gran successo libra-
rio del secolo.
Dal 1639 li vediamo installati insieme a Parigi, il fratello e
la sorella, coppia di celibi stranamente assortiti, lei, mode-
rando la foga e frenando la facondia del fratello, besognant
assiduamente sotto la sua direzione per la composizione di
quei volumi compatti che andranno alle stelle perché
rispondono esattamente ai gusti di un'epoca.
Madeleine compose Ibrahim o l'Illustre Bassa da cui il
fratello trasse una pièce. Bisogna credere che Georges in
seguito ne fut absolument pour rien dans ses romans?
Alcuni hanno preteso che il fratello dava lc battaglie
mentre la sorella trattava di amore. La sceneggiatura si
faceva a duc mentre la redazione era senz'altro della penna
di Madeleine? Questa supposizione non si applicherebbe
che al Grand Cyrus, poiché per la Clélie,
Madeleine non
aveva più il suo collaboratore, che si era rifugiato in
Normandia compromesso per la sua fedeltà ai Condé. La
si sposò c tomò a Parigi vari anni dopo. Sua moglie, Mlle
de Martinvast, da cui ebbe un figlio, lo presentó a Corte e
dopo la vedovanza tenne una corrispondenza amichevole