Clara Gola Dugnani Rogeri di Villanova (1853-1903), nobildonna, rimasta vedova senza figli ancora in giovane età, muore a soli cinquant'anni. Nomina erede universale l'Ospedale Maggiore, con il solo obbligo di un vitalizio in favore della madre, Irene Della Porta, e del fratello, il pittore Emilio Gola, ai quali raccomandava di non dimenticarsi del personale di servizio. Chiede espressamente che non le venga eseguito il ritratto commemorativo. Il Consiglio Ospedaliero commissiona allora a Pietro Chiesa, pittore svizzero, amico di Giuseppe Mentessi, un dipinto allegorico in sua memoria, in cui è raffigurato un Angelo intento a strappare rami spinosi su una disagevole scalinata su cui stanno salendo persone dolenti, un' allusione ai benefici affetti della Carità, che riesce a risparmiare ulteriori disagi a chi già fatica e soffre.
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