Lucrezia è una delle donne simbolo della storia di Roma antica. Modello di integrità morale, dimostra la sua lealtà alla famiglia e alla sua città con il suo eroico suicidio.
Violentata da Sesto Tarquinio (figlio di Tarquinio il Superbo, tirannico re di Roma), ottiene dal padre e dal marito promessa di vendetta per la sua virtù violata. Nonostante le parole di quest’ultimi, che cercano di persuaderla ad assolversi poiché non ha colpa dell’accaduto, Lucrezia si pianta un coltello sul cuore pur di non vivere nel disonore. A seguito di questo avvenimento Lucio Giunio Bruto guiderà il popolo in una rivoluzione che caccerà l’ultimo re, Tarquinio il Superbo.
Il pittore neoclassico Giuseppe Collignon si rifà alla versione di Tito Livio, raccontata anche da Shakespeare nel poemetto "Il ratto di Lucrezia".
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