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La prima sala del Museo

Il Museo è stato inaugurato nel 1913

Teatro Alla Scala

Teatro Alla Scala
Milan, Italia

Nella prima sala del Museo è esposto il dipinto ad olio su tela di Evaristo Baschenis dal titolo: Strumenti musicali. Rappresenta una natura morta. Gli strumenti sono cinque: un liuto, una chitarra, un violino con archetto, una mandòla e una spinetta. E’ tra i quadri più preziosi delle nostre collezioni. Sono invece 8 gli strumenti nella vetrina sottostante. Strumenti davvero inconsueti, come una chitarra-mandolino, un’arpa-liuto, una chitarra-lira, un flauto dolce-bassetto, una ghironda.

Il più curioso è indubbiamente il flauto dolce-bastone, concepito per essere, ovviamente suonato, ma anche utilizzato come bastone da passeggio!

Di fianco all’ingresso una spinetta del '600 con una scritta in latino sopra la tastiera che dice: "Mano inesperta non mi
toccare". Honofrio Guaracino, il costruttore, fu attivo a Napoli nella seconda metà del Seicento: il coperchio della cassa fu invece dipinto nel 1669 da Angelo Solimena, grande pittore salernitano, e raffigura una scena biblica "Giuditta che mostra la testa di Oloferne”.

Sopra il busto di Verdi, si trova Giuseppe Piermarini, l'architetto progettista della Scala, qui ritratto da Martino Knoller. Il dipinto ce lo mostra con in mano uno degli strumenti del suo lavoro, il compasso. In quel periodo il Piermarini era attivissimo a Milano: si stava occupando del Regio Ducal Palazzo, del cortile del Palazzo di Brera, progettava appunto il Teatro alla Scala, realizzava quello che in seguito si chiamerà Teatro Lirico, il Palazzo Belgioioso e la Villa Reale di Monza. Eppure la facciata del Teatro non piacque a tutti: Pietro Verri scrisse in una lettera: “La facciata del nuovo teatro è bellissima in carta, e mi ha pure sorpreso quando la vidi prima che si mettesse mano alla fabbrica, ma ora quasi mi dispiace”. Solo pochi anni più tardi, nel 1816, Stendhal però scriverà: “Arrivo, alle sette di sera, morto di stanchezza; corro alla Scala. — Il mio viaggio è ripagato. I miei sensi esausti non erano più suscettibili di piacere. Tutto ciò che l'immaginazione più orientale può sognare di più strano, di più conturbante, di più ricco per bellezze d'architettura, tutto ciò che ci si può raffigurare di drappeggi brillanti, di personaggi che abbiano non solo i costumi, ma le fisionomie, ma i gesti dei paesi dove l'azione si svolge, l'ho visto questa sera”.

Il mito della Scala era già nato.

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  • Titolo: La prima sala del Museo
  • Data di creazione: Il Museo è stato inaugurato nel 1913
  • Sede: Museo Teatrale alla Scala
Teatro Alla Scala

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