L'opera ha avuto una storia travagliata. Il recente restauro conservativo ha mostrato la presenza del borsello celato sotto la corona e questo ha permesso di identificare senza ulteriori dubbi che si tratta della Fortuna di Giarola ritoccata da Reni. Si tratta infatti della versione donata da Gregorio XVI all’Accademia di San Luca, proveniente dalla collezione Sacchetti.