I-DEA è uno dei due progetti pilastro di Matera 2019: un esperimento che vede gli archivi e le collezioni come degli organismi viventi attraverso i quali interpretare le complessità stratificate della storia di una regione.
Cinque artisti e designer sono stati invitati a rielaborare i materiali di archivio secondo una loro personale interpretazione: ciascuno di loro ha interagito con l’allestimento dell’artista che lo ha preceduto e, adottando un sistema di accumulazione, ha aggiunto o rimosso materiali d’archivio nello spazio espositivo.
In questo modo, I-DEA ha realizzato una performance collettiva in flusso continuo.
Lo spazio espositivo è sempre stato aperto, permettendo ai visitatori di assistere alla fase di allestimento di ogni mostra, nonché alla fase di ricerca, elaborazione e selezione dei materiali d’archivio da parte dai curatori.
L’idea di accumulo di materiale si ispira all’immaginario dell'archivio come mutabile. Per questo, Open Design School, secondo progetto pilastro di Matera 2019, ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d’archivio.
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