Eseguito tra il 1525 e il 1527, il dipinto colpisce per l’immensa dolcezza con la quale san Giuseppe regge Gesù Bambino, giocando delicatamente col suo piedino e per la tenerezza dello sguardo di Maria, che passa al suo sposo un frutto, quasi a voler dargli ristoro in un momento di riposo durante la fuga della Santa Famiglia in Egitto. Sono presenti sulla scena il piccolo san Giovanni Battista, identificabile per la pelle di cammello, l’arcangelo Raffaele e Tobia, riconoscibile dal pesce, dal quale trasse il fiele per guarire suo padre dalla cecità, secondo quanto narrato nel Libro di Tobia.