Il dipinto fu originariamente dipinto per la ‘Camera del Solimena’ nell’appartamento d’inverno di Vittorio Amedeo II nel Palazzo Reale di Torino che traeva il suo nome dalle quattro tele di soggetto biblico dipinte dal pittore Francesco Solimena. Nel 1733, chiamato da Carlo Emanuele III a lavorare sul riammodernamento della residenza, Filippo Juvarra si occupa del completamento dell’arredo pittorico della sala, scegliendo nuovamente un soggetto biblico, che alludesse alle virtù regie, e artisti di fama, tra cui Masucci. Il Giudizio di Salomone appartiene alla produzione matura del pittore, che rilegge le fonti storiche, da Poussin a Raffaello, e che per questo dipinto guarda in particolare alla lezione raffaellesca delle Stanze Vaticane.
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