Questo vivace capolavoro del maestro bolognese risale al 1353 circa e si pone tra i più alti esiti dell'arte italiana trecentesca e, più ancora, della produzione del gotico. la Vergine è seduta accanto al Bambino, mentre alle loro spalle sono raffigurate santa Caterina d'Alessandria e una Santa martire incoronata. La Vergine, seduta per terra, si basa sull'iconografia della Madonna dell'Umiltà. la sua regalità è rappresentata però dalla preziosità dei tessuti. si tratta di una rara immagine della <<madonna del ricamo>>: l'iconografia è ispirata alla descrizione della vita quotidiana della Sacra Famiglia secondo cui la Vergine si guadagnava da vivere cucendo e filando e il Figlio l'aiutava già dall'età di cinque anni. Un finissimo decorativismo pervade la scena, conferendole quell'aspetto da <<miniatura persiana>> che è stato sottolineato dalla critica. Vitale mostra la quotidianità dei personaggi; il colloquio di sguardi fra la madre e il figlio rimanda all'intimità degli spazi familiari e a un'affettività dai toni raccolti.