In questo piccolo e intenso capolavoro di Vincenzo Foppa, destinato alla devozione privata, le figure della Vergine e del Bambino si affacciato con effetto illusionistico dalla cornice dorata. La solidità plastica delle figure e l’impianto prospettico sembrano ispirati a un modello scultoreo, mentre il morbido chiaroscuro che caratterizza i volti rivela la conoscenza da parte di Vincenzo Foppa di modelli fiamminghi, che influenzeranno il suo linguaggio pittorico soprattutto tra il settimo e l’ottavo decennio del Quattrocento. Il panneggio sbalzato della Vergine, il filo di corallo e lo sfondo aperto sul cielo azzurro suggeriscono una datazione precedente al 1475 e rivelano una forte adesione al linguaggio espressivo ferrarese dell’epoca.