Attorno ai volti e lungo il bordo della mano della Vergine sono visibili tracce di spolvero che testimoniano l’uso di un cartone forato che poteva essere usato per produrre repliche o varianti. La serialità della produzione non vuol dire però che il lavoro sia di scarsa qualità, anzi la tavola presenta un’elevata raffinatezza esecutiva grazie alla stesura dei colori piuttosto carica, con accostamenti di blu, rosso, giallo e bianco con lumeggiature dorate. L’attribuzione a Vincenzo Foppa non è certa anche se la tavola presenta i caratteri foppeschi tra il sesto e il settimo decennio del Quattrocento.