Il sapore vagamente arcaico delle figure e la particolare trattazione pittorica conferiscono alle tele di Campigli – appassionato dell’arte delle civiltà antiche - una dimensione sognante e assolutamente inedita nel panorama dell'arte coeva. In una superficie caratterizzata da una spessa preparazione dipinta, poi grattata in modo irregolare, si dispongono le sagome femminili ben definite, stilizzate, ma solide e piene: queste ultime hanno come riferimento centrale la sposa, in posa frontale e ieratica.