La tavola (1460 circa) faceva parte della decorazione dello studiolo del palazzo di Belfiore presso Ferrara, che fu realizzata intorno alla metà del Quattrocento su commissione dei signori di Ferrara, Lionello e Borso d'Este. I caratteri stilistici di Cosmè Tura, il maggiore rappresentante della scuola pittorica rinascimentale ferrarese, sono evidenti nei putti danzanti dai volti espressivi, nel bellissimo panneggio del manto blu che copre le gambe della Musa, nelle scarpe rosse che sporgono dai gradini del trono e nella veduta della campagna brulla sullo sfondo. Nella parte superiore della tavola, nel volto addolcito e convenzionale della Musa e nel busto impostato rigidamente, si individua invece la mano di un artista diverso, forse il pittore senese Angelo Maccagnino, che ricevette per primo la commissione per la decorazione dello studiolo Belfiore.