Realizzato in occasione di un concorso, il dipinto valse all'artista la vittoria del pensionato artistico a Firenze. L’opera raffigura una grigia giornata autunnale, in cui delle contadine si attardano a raccogliere le olive cadute dagli alberi nodosi e contorti, cresciuti sull'erta rocciosa di un colle. Nella parte superiore del dipinto, Antonino Leto usa una stesura dettagliata del colore per definire le fronde degli alberi, mentre nella parte inferiore introduce una pennellata 'graffiata', nervosa, memore dei modi del napoletano Filippo Palizzi. L'artista suggerisce la situazione atmosferica della giornata senza sole, con una luce pallida filtrata attraverso la coltre di nuvole.