Il soggetto delle Grazie è un tema che Thorvaldsen ha prodotto nell’arco di tutta la vita, a cominciare dal 1804. Lo scultore ritornò sul tema nel 1817, nel 1819, nel 1821 e, in tarda età, con il gesso dell’Accademia, nel 1842. Riaccostandosi più volte al soggetto, apportò modifiche rispetto alle sue stesse composizioni, nonchè al modello dell’arte classica e al gruppo realizzato da Canova già nel 1812-16. Fin dalla composizione del 1817 (Copenaghen, Museo Thorvaldsen), ad esempio, lo scultore danese inserì un elemento nuovo, l’Amore con la lira, per suggerire che le Grazie, pur concentrate nel loro reciproco rapporto, ascoltano il suo canto. Nella versione dell’Accademia, il concetto è ribadito anche dalla leziosa variante della freccia d’amore che una delle Grazie saggia con la punta del dito. Le parole dello scultore spiegano il motivo dell’introduzione delle varianti nell’esemplare accademico: “venni a dare certamente miglior aggruppamento alle tre figure e maggior grazia a ciascuna di esse”. Le fanciulle, infatti, sono maggiormente distanziate le une dalle altre, accentuando con leggiadria l’inclinazione delle teste e l’hanchement della figura centrale. Il gruppo è stato donato dagli eredi Thorvaldsen, poco dopo la sua morte. (P. P.)