Il bassorilievo fa riferimento, per mezzo di simboli e allegorie, alla magnanimità dell’Imperatore romano Tito, resa celebre da un libretto di Metastasio e musicata da Mozart nel 1791. L’opera lirica, amata da Voltaire, racconta del perdono che l’imperatore offrì al congiurato Sesto, suo fedele amico spinto al tradimento dall’accecante amore per la principessa Vitellia. La raffigurazione riprende i temi dell’amicizia, simboleggiati dal mirto: la piacevolezza, rappresentata dalla rosa e la reciprocità dei sentimenti, rappresentata dal dado. Anche le scritte sul sepolcro di Tito alludono all’amicizia e al suo valore immortale.