Di questo gruppo scultoreo nel XVIII secolo sono documentate almeno due versioni. La prima, stando alle fonti, fu modellata da Francesco Ladatte poco dopo il suo trasferimento defini¬tivo a Torino, nel 1744. Lasciata in eredità a sua figlia, essa fu venduta nell’Ottocento, finendo da ultimo a un panettiere di Superga, che a inizio XX secolo la alienò al Museo di Arti Decorative di Parigi. Di una seconda versione siamo inve¬ce a conoscenza dal catalogo della raccolta di Ange-Laurent La Live de Jully, redatto con l’a¬iuto di Mariette nel 1764. In entrambi i casi si trattava del Trionfo delle Arti Liberali, un gruppo con al centro una nobile figure femminile, circondata dalle personifica¬zioni puerili di Pittura, Scultura, Geometria e Geografia. Nel nostro caso il piedistallo ligneo di forma neoclassica documenta un uso espo¬sitivo della scultura, molto probabilmente da identificarsi con quella già in collezione e Jully. A differenza di quella di Parigi, modellata solo per metà, questa vede mo¬dellato anche il retro, dove si trova una secon¬da figura femminile, coronata e dotata di scu¬do. Si tratta verosimilmente dell’Allegoria della Regalità ed è un chiaro riferimento al compito che spettava a ogni sovrano di tutelare le Arti e le Scienze, il cui progresso era direttamente proporzionale al benessere dello Stato.
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