Acquistato dai sovrani d’Italia nel 1883 a Roma presso l’Esposizione di Belle Arti per le collezioni Savoia,
venne destinato alla Villa reale di Monza. Nel 1915 fu trasferito al Palazzo del Quirinale. La grande tela di
soggetto risorgimentale – come indica il titolo alternativo Il ritorno del coscritto – è dominata dalla
riverberante luminosità creata dall’immane azzurro chiaro del fondo. L’opera, per la quale Lojacono ebbe
l’onorificenza di commendatore della Corona d'Italia, fu assai apprezzata dalla critica, tanto che venne
coniato per l’artista siciliano l’epiteto di ‘ladro del sole’. Gli straordinari effetti luministici e atmosferici della
composizione suscitarono il positivo commento di Gabriele D’Annunzio: “i gruppi delle figure sono involti
dal sole. Su tutto e su tutti l’immensa azzurrità dilaga. Mi pare che tutta la poesia della scena sia là… in
quell’oro caldo e in quel puro oltremare”.
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