La tavoletta riprende, con alcune varianti, la composizione di Sant'Anna, la Vergine con il Bambino e l'agnello, famosa opera di Leonardo da Vinci conservata al Louvre. Nel dipinto del Museo Poldi Pezzoli, nato per la devozione privata, manca, rispetto all'originale, la figura di sant'Anna, probabilmente per una precisa richiesta della committenza. E' diverso anche il paesaggio: in questo caso la città sulla destra e il castello sull'alta rupe mostrano caratteri di tipo nordico.Lo stile dell'epoca, la particolare scelta cromatica, fredda e intonata all'azzurro, e l'elegante interpretazione in chiave raffaellesca del modello di Leonardo confermano l'attribuzione a Cesare da Sesto. Il dipinto è databile verso la fine del secondo decennio del Cinquecento, dopo il ritorno del pittore a Milano, al termine di un lungo soggiorno in Italia centrale e meridionale dove aveva potuto conoscere direttamente le opere di Raffaello.
Visual arts: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.