L’opera è stata identificata con la piccola pala che il veneziano Pittoni eseguì intorno al 1740 per San Giacomo dell’Orio, chiesa parrocchiale del quartiere dove abitava. Il Pittoni fu allievo di Antonio Balestra e mostrò presto l’interesse per la pittura luminosa di Giambattista Tiepolo e Sebastiano Ricci. La sua arte, protagonista del rococò europeo, è sciolta e disinvolta nell’uso del colore lucente (particolare il fulgido blu della sua tavolozza).