Attrezzo di legno poggiante su quattro gambe, capace di produrre una pressione progressiva su materiali posti fra due piani paralleli, uno fisso, l'altro mobile, il cui movimento è azionato a mano da un meccanismo a vite di metallo. La piccola dimensione indica che si trattava di un utensile di uso casalingo. La pressatura a caldo dei pezzetti di carne cotti (ciccioli) permetteva il recupero del grasso liquefatto (dolég) ottenendo così la cicciolata che è un insieme di ciccioli spremuti. Modalità d'uso: a cottura ultimata, i pezzi di carne si estraevano dal paiolo con un mestolo forato (s'ciumaróla), si ponevano in un sacco di tela grezza per fare uscire l'eccesso del liquido di cottura e si pressavano con il torchio per eliminare ancora un po' di liquido e ricavare i panetti di cicciolata.