È con questo presupposto che il Conte Bonoris affronta dal 1890 la “ricostruzione” della rocca di Montichiari, nell’intento di farne la propria dimora e ricreare una personale idea di Medioevo tradotta in un’architettura fiabesca e
imponente, capace di rendere evidente a tutti il sogno romantico e neo-feudale del nuovo “Conte di Montichiari”.