Questo recipiente rituale per scaldare e mescere bevande alcoliche mostra le
caratteristiche tipiche della fase finale di Dawenkou (circa 4300-2400 a.C.) e
degli inizi della cultura Longshan (circa 2550-1900 a.C.). Al corpo ampio sono
applicati tre piedi mammelliformi: due davanti e il terzo, più grande, dietro.
Una linea in rilievo a cordicella gira attorno al recipiente sotto la spalla, e
si congiunge sul retro con l’estremità inferiore dell’ansa. Questa è composta
da due tondini di argilla avvolti a tortiglione, e si collega in alto con la
base del collo. Elemento distintivo di questo ‘gui’, il collo è
più alto del resto del bricco ed è spostato in avanti sopra i piedi anteriori.
Ha forma tubolare, espansa verso l’orlo bipartito: dietro si appiattisce in un
largo labbro tondo, davanti prosegue con un lungo beccuccio a punta, rivolto
verso l’alto. Un dischetto in rilievo è stato applicato come elemento
decorativo sulla spalla del recipiente, in asse col beccuccio.
In un primo tempo, i ‘gui’ della cultura Dawenkou presentano piedi pieni e un collo corto e centrato. In seguito i piedi diventano cavi, mentre la forma del bricco diviene più slanciata con il collo che tende a spostarsi in avanti e ad allungarsi, come nel caso del nostro pezzo. Numerosi esemplari simili si trovano in quasi tutti i siti dello
Shandong collegati alla fase di transizione Dawenkou-Longshan: l’ansa può essere anche liscia o ornata di nervature.
Alcuni studiosi vedono in questa forma di bricco la rappresentazione stilizzata
di un animale. Essa sarà trasformata dai vasai della fase media e tarda della
cultura Longshan, che moltiplicheranno l’uso dei dischetti decorativi. Sembra
che il tripode a piede cavo sia stato trasmesso ai vasai e ai bronzisti della
dinastia Shang (1600-1046 a.C.).
In un primo tempo i gui della fase tarda di Dawenkou presentano dei piedi pieni e un piccolo collo corto e centrato. In seguito i piedi diventano cavi e bulbosi, mentre la forma del bricco diviene più slanciata con il collo che tende a spostarsi in avanti e ad allungarsi. È il caso del nostro pezzo. Numerosi esemplari simili si trovano in quasi tutti i siti dello Shandong collegati alla fase di transizione Dawenkou-Longshan: l’ansa può essere anche liscia o ornata di nervature.
Alcuni studiosi vedono in questa forma di bricco la rappresentazione stilizzata di un animale, di cui l’ansa evoca la coda. Essa sarà trasformata dai vasai della fase media e tarda della cultura Longshan, che moltiplicheranno l’uso dei dischetti decorativi e prediligeranno la forma a tripode. Particolarmente ben rappresentato nelle varianti orientali e meridionali, sembra che il tripode a piede cavo sia stato trasmesso ai vasai e ai bronzisti Shang.
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