Attualmente tra i migliori writers della Capitale, Brus è stato invitato a confrontarsi con una superficie difficile e inusuale per chi si occupa di graffiti. Quest’artista del lettering ha ideato un lavoro che lega lo studio della lettera ad aforismi di famosi fotografi. L’obiettivo è quello di utilizzare la parola scritta, e quindi le lettere, per comunicare il pensiero sulla fotografia, l’idea che di questa hanno gli stessi fotografi. Attraverso l’uso della miglior calligrafia possiamo leggere alcune delle intuizioni di chi utilizza il proprio sguardo per raccontare il mondo circostante; se la fotografia è immagine e riproduzione della realtà, la parola riesce a suggerire pensieri e idee senza doverli riprodurre, arrivando a creare le immagini direttamente dentro di noi, in modo automatico. Parlare di fotografia e al contempo riprodurre queste parole attraverso la scrittura è quindi una ricerca di unità tra le ancestrali urgenze comunicative: parlare, scrivere e raccontare per immagini. La composizione ha poi come sfondo un grande alfabeto a rappresentare idealmente la base operativa del lavoro di un writer e al contempo la base strutturale della nostra comunicazione non verbale. Le lettere che compongono le nostre parole sono qui realizzate come figure autonome, un esercizio di stile sulla forma che inevitabilmente rimanda al contenuto dell’intera opera