L’universo dell’artista andaluso è certamente basato sulla reinterpretazione della figura umana, anzi in massima parte del volto umano. Questo appare in molti casi disfatto nella sua essenza o ironicamente perturbato, sia che si tratti di reinterpretazioni di celebri maestri del passato, sia che il viso venga stravolto da una smorfia espressionista. In realtà, l’abilità di Ydàñez sta nel mostrare un’apparenza perfetta, che viene però ingannata e smentita da una pennellata liquida, capace di sciogliere i tratti superficiali che sta descrivendo. Così, in questa vasta tela, l’accento quasi disperato del giovane che si mostra, immobile e perplesso, viene confermato dalle grandi occhiaie che diventano quasi una maschera, e dalle labbra sporcate da una specie di rossetto grigio.