E' probabile che questo Sacrificio di Isacco appartenga alla fase conclusiva del soggiorno romano; vi è evidente la suggestione caravaggesca, tanto nell'impianto luministico quanto nella rappresentazione dell'azione, sospesa nell'attimo drammatico. Anche sotto l'aspetto compositivo si coglie l'incontro tra due diverse invenzioni utilizzate da Caravaggio in opere dedicate al medesimo tema biblico.