Il nucleo compatto delle due figure ha uno schema triangolare la cui sommità coincide con i due volti guancia a guancia, massima espressione della misericordia della Vergine che, attraverso il sacrificio del Figlio, divenne Madre dell’intera umanità.
Come per altre opere in marmo, anche di questo rilievo non si conosce l’anno di realizzazione: da un punto di vista stilistico, considerando il poco aggetto e la tendenza alla stilizzazione delle forme, la datazione più probabile è ascrivibile non prima degli anni ‘50.